Global money laundering: Northern European banks do it better

This is what promises to be the most serious banking scandal of the last decade.

The Last Hot Potato by marcello lopez

Billions of kronor may have been laundered through major Swedish bank

Questa vicenda testimonia che i Paesi del Nord Europa non hanno una supremazia morale rispetto ai Paesi della fascia Sud.
La corruzione è fisiologica alle società complesse.
Le società complesse, per loro natura, hanno una storia di civilizzazione ben più lunga e articolata di collettività che per secoli sono state costrette ad avere un’organizzazione efficiente per la loro stessa sopravvivenza.
Le grandi civiltà si sviluppano dove le condizioni climatiche, l’abbondanza d’acqua, la fecondità dei terreni, le vie di comunicazione sono già “naturalmente” favorevoli all’insediamento umano.
Queste aree, nella storia, oltre che essere “benedette” per le popolazioni autoctone – che hanno la possibilità di nutrirsi meglio, di avere una natura meno ostile e quindi di progredire meglio di altre popolazioni in altre aree del pianeta – hanno sempre attirato, nel corso della storia, popolazioni meno avvantaggiate ma molto dinamiche e intraprendenti, contaminando positivamente gli “indigeni”con altri e ulteriori talenti e conoscenze.

Non è un caso che la grande civiltà Occidentale ha avuto il suo inizio e la sua fecondità nel bacino del Mediterraneo, non è un caso che i Peaesi fondatori dell’ Unione Europea siano Italia, Francia, Germania e Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo che da questa grande civiltà hanno tratto linfa e contaminazione.

Il pensiero dell’Antica Grecia innestato nella potente creazione statuale della Roma imperiale e poi del Cristianesimo sono la cultura in cui si sono abbeverati i popoli del centro europa.
La Roma imperiale ha sempre attinto grandi personalità da queste aree, per non parlare della penisola iberica dove le colonie romane hanno regalato grandissimi imperatori alla storia di Roma.
La corruzione è una metastasi delle società culturalmente e storicamente avanzate: le società arcaiche, dislocate in lande in cui la sopravvivvenza può essere garantita solo da una forte coesione sociale e fiducia reciproca, non se la possono permettere.
Lo scisma protestante, rifacentesi ad presunta dottrina cristiana originaria, non fu una rivolta morale finalizzata a sé stessa dell’area nord europea ma la reazione di una società semplice, divenuta, senza troppi passaggi storici, improvvisamente mercantile e che, pertanto, necessitava di regole semplici, facilmente applicabili e di immediata comprensione.
La riforma Luterana e Calvinista fu perfettamente organica ai traffici mercantili del Nord Europa e semplificando si poteva sintetizzare nel motto “evangelico” : «Chi diventa ricco sulla terra gode con ogni evidenza del favore di Dio».
Il che conferma il rapporto estremamente funzionale tra etica protestante e spirito del capitalismo.

La dimostrazione della limitatezza della funzionalità “semplicistica” dell’etica in confezione protestante parte dall’osservazione che fin quando va a “normare” un “capitalismo elementare” ed è eslusivamente finalizzata a questa funzione ma non da una consapevole morale delle popolazioni che la agiscono, si ha, in tutta la sua evidenza, l’esplodere di tutte le sue contraddizioni quando anche queste società si fanno complesse grazie alla prosperità ed alla tecnologia acquisita e accumulano anch’esse le stesse sedimentazioni sociali e culturali dei grandi Paesi dell’Area Mediterranea, che, storicamente, avevano già raggiunto quei livelli di prosperità e progresso culturale con molti secoli di anticipo sulle popolazioni del Nord Europa.

Ovviamente quest’analisi non vuole essere una sorta di compiaciuto inno al “tanto peggio, tanto meglio” ma una bacchettata sul ditino professorale di quell’ intellighenzia nord europea che spesso sale sul pulpito a fare la morale alle nazioni del Sud Europa mentre invece farebbe meglio a pulire l’immondizia che ha in casa.
Le loro opinioni pubbliche, immersa in un benessere e in welfare certamente invidiabili dai Paesi del Sud Europa ma soporifero delle coscienze, ha meno anticorpi per reagire al cancro delle organizzazioni criminali transnazionali.

Questa sorta di presunta supremazia morale ha degli effetti pratici estremamente negativi: le polizie e gli apparati legislativi e giudiziari dei Paesi della fascia Nord Europea sono quasi del tutto sprovvisti di know how nella prevenzione e nella repressione delle attività della criminalità organizzata, anche finanziaria, del terrorismo politico e religioso, del riciclaggio di denaro.

L’Italia, per esempio, pur avendo subito, unica grande Nazione dell’Europa, tutta la pressione dell’immigrazione disperata e selvaggia del grande continente africano, ha saputo, grazie alle sue forze di polizia, agli apparati di intelligence ed alla sua magistratura, governare il fenomeno e a non farselo sfuggire di mano… non è un caso che l’Italia, e lo dico con tutta la scaramanzia del caso, sia l’unico dei grandi Paesi Europei, a non aver subito gravi attentati islamici durante questi drammatici anni.
Forse i nostri amici nordeuropei farebbero bene, con un atto di modestia che difficilmente gli appartiene, a studiare i sistemi e le attività di indagine e prevenzione degli apparati di sicurezza italiani ed evitare di buttare la spazzatura sotto il tappeto affermando che la loro casa è pulita…

Pertanto “chapeau” al bravissimo giornalista svedese Ali Fegan, dell’emittente pubblica svedese SVT,  che conduce questa inchiesta esplosiva e che ha tutta l’aria di poter sconquassare dalle fondamenta il mito dell’etica nordica.
Questa vicenda rivela un’omertà e una commistione da “mafia siciliana” tra grande parte dell’establishment baltico e la grande criminalità internazionale, lambendo anche i cugini tedeschi e austriaci.

https://www.svtplay.se/video/21634290/uppdrag-granskning/uppdrag-granskning-sasong-20-avsnitt-27

La riprova è che lo scandalo è venuto alla luce, non da un’indagine della magistratura locale ma grazie ad un’inchiesta del Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti e dalla Sec.
Riguarda la più grande operazione di riciclaggio mai registrata in Europa: 135 miliardi di euro. L’accusa è di frode aggravata e di insider trading.
Luoise Brown, portavoce di Trasparency International, ha sottolineato come «in un Paese piccolo come la Svezia, i legami stretti tra le alte sfere della finanza fanno da muro a qualsiasi critica e tentativo di fare chiarezza». 
Questa vicenda di massiccio riciclaggio di denaro russo nei paesi baltici è collegata allo scandalo gemello di Danske Bank, accusata a sua volta dello stesso reato, dopo che nelle filiali in Estonia sono venute alla luce operazioni sospette per 230 miliardi di dollari. Swedebank, secondo gli inquirenti, sarebbe un «canale per ripulire capitali di alcuni fra gli uomini più potenti dell’ex Unione Sovietica, tra cui il deposto presidente dell’Ucraina: Viktor Yanukovich.
Un flusso miliardario di versamenti proveniente, attraverso sofisticati bridge strutturati in Estonia, dalla Russia e da altri Paesi ex-sovietici tra il 2007 e il 2015.
Rientrerebbero nell’affaire anche i pagamenti che l’ex presidente ucraino ha fatto nei confronti di Paul Manafort, l’ex responsabile della campagna elettorale di Donald Trump.
E poi c’è di mezzo anche il discusso miliardario Iskander Makhmudov, uomo d’affari Uzbeka ma nato in Russia.
Un database pubblicato da SVT mostra che circa 1,58 miliardi di dollari sono stati trasferiti attraverso gli account registrati a Carbo One, uno dei maggiori commercianti di carbone del mondo e uno dei maggiori clienti aziendali di Swedbank Estonia. Gran parte di quel denaro è andato in conti con legami con Makhmudov. 
Le somme sono state spostate tra Carbo One e Makhmudov utilizzando almeno 20 conti Swedbank, secondo il database e i conti, registrati nei paradisi fiscali, recano chiare evidenze che potrebbero essere stati utilizzati per il riciclaggio di denaro sporco.

Lo scandalo della Swedbank ha già provocato un crollo del titolo in Borsa pari a quasi un terzo del suo valore.
Con la crescente preoccupazione che altre banche nei paesi baltici possano essere coinvolte, SEB AB e Nordea Bank Abp stanno perdendo pesantemente in borsa.
Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita una fonte vicina al dossier, le due banche sono chiamate a fornire al Department of Financial Services ulteriori informazioni sui loro numerosi scambi con lo studio Mossack Fonseca.

Concludo invitandovi, ancora una volta, a linkarvi alla video inchiesta di SVT sull’affaire, condotta magistralmente da Ali Fegan.
Non ve ne pentirete !
https://www.svtplay.se/video/21634290/uppdrag-granskning/uppdrag-granskning-sasong-20-avsnitt-27

The Last Hot Potato by marcello lopez

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.