By Tyler Durden
ED IL VICE DI PATUELLI ALL’ABI (SIC!) E’ IL SIGNOR GIOVANNI BERNESCHI, L’ EX NUMERO UNO DELLA BANCA CARIGE, USCITO A SETTEMBRE SU PRESSING DI BANKITALIA DOPO CHE LA CONSOB GLI HA CONTESTATO IL BILANCIO DEL 2012 E LA PRIMA SEMESTRALE DEL 2013, CHE A SUO DIRE SI SAREBBE “SCORDATA” DI CONTABILIZZARE PERDITE PER LA BELLEZZA DI 642 MILIONI DI EURO.
Una cifra non molto lontana dall’ammontare di rafforzamento patrimoniale, pari a 800 milioni, che lo scorso febbraio ha sollecitato all’istituto genovese la Banca d’Italia. La stessa Authority di vigilanza, presieduta da Ignazio Visco, che è andata in pressing su Carige fino a che, lo scorso settembre, non ha ottenuto la sostituzione dell’ormai ex presidente Giovanni Berneschi, cui è subentrato Cesare Castelbarco.
Bankitalia attribuiva a Berneschi, padre padrone della piccola banca ligure nell’ultimo ventennio, la principale responsabilità di una gestione del credito disinvolta e, per usare una perifrasi, poco oculata (sono le sofferenze sui prestiti la principale causa del rosso nei conti).
Senza contare che il bilancio del 2012 e la semestrale del 2013 contestati da Consob sono del tutto riconducibili alla sua gestione, affiancata da quella dell’ex direttore generale Ennio La Monica (a Genova alla fine del 2013 è arrivato il nuovo amministratore delegato Piero Montani).
Ciononostante, Berneschi, che è anche indagato dalla Procura di Savona insieme con La Monica per il crac dell’imprenditore locale Andrea Nucera, siede tuttora indisturbato sulla poltrona di vicepresidente dell’Abi, l’associazione dei banchieri italiani, appena un gradino sotto il numero uno Antonio Patuelli. Al quale, si dice, lo leghi un rapporto di stima reciproca.