Un gruppo di banche centrali ha investito 29 triliardi di dollari nel mercato azionario. FT
17/06/2014
Una controllata della People’s Bank of China è l’istituzione pubblica più attiva in assoluto.
Un’altra teoria, da sempre bollata come cospirativa, assurge a fatto ora che il Financial Times ha rivelato che
“una serie di investitori delle banche centrali hanno iniziato a diventare protagonisti nei mercati azionari mondiali”.
Il Ft cita uno studio effettuato su 400 istituti del settore pubblico che sarà pubblicato questa settimana dal Forum Ufficiali degli Istituti Finanziari e Monetari , OMFIF, un gruppo di ricerca e consulenza nel settore bancario.
La tendenza, si legge nel comunicato,
“potrebbe contribuire potenzialmente al surriscaldamento dei prezzi” degli asset.
Lo studio rivelerebbe che gli istituti centrali del pianeta possiederebbero azioni per un valore complessivo di 29 triliardi di dollari, investiti in 162 paesi.
Stando al rapporto, una controllata della People’s Bank of China, la Safe (State Administration of Foreign Exchange) sarebbe divenuta la “più grande detentrice al mondo di titoli azionari”.
In Europa, le banche centrali svizzera e danese sono tra quelle che investono in azioni. La prima avrebbe una quota nell’azionario del 15%, come confermato anche da Thomas Jordan, presidente della Banca Nazionale Svizzera, mentre alla fine del 2013 il portafoglio titoli della seconda ammontava a 500 milioni di dollari.