6 maggio 2014
Le foto di un Matteo Renzi terreo, immobilizzato dalla paura e dall’indecisione – all’ Olimpico all’inizio di Fiorentina-Lazio – e poi “in fuga”, mollando la patata bollente agli altri ugualmente pavidi rappresentanti delle Istituzioni, sono quasi scomparse dai mass media ad usum Delphini ( ma io il suo viso l’ho studiato durante le inquadrature in quei 45 min. di follia istituzionale).
Tuttavia è la plastica rappresentazione
di uno Stato asservito o colluso alle Mafie, al malaffare, ad interessi inconfessabili, che ci impediscono di appartenere a una moderna democrazia ( si fa per dire ) occidentale.
Aggiungerei una nota personale: « nessuno può definirsi un leader, in qualsiasi campo e a maggior ragione di una Nazione, se non assomma in sé, oltre al coraggio intelettuale, il coraggio fisico ».
Non è mai esistito un grande condottiero che non solo fosse un fine stratega e un abile politico ma anche un leone sui campi di battaglia.