Romain Zaleski: come perdere quasi 2 miliardi di euro, con bilanci in rosso ininterrottamente dal 2008, dopo aver ricevuto in prestito dalle banche oltre 9 miliardi.
Luigi Zunino: nell’estate del 2009 i magistrati milanesi ne avevano chiesto il fallimento a fronte di una posizione debitoria vicina ai 3 miliardi. Da qui un lungo braccio di ferro con le banche creditrici e, quindi, lo stop del Tribunale che aveva respinto la richiesta davanti a un piano di salvataggio da realizzare tra il 2009 e il 2014, con il sostegno da mezzo miliardo messo sul piatto dagli istituti creditori: Intesa San Paolo, Unicredit, Banco Popolare, Bpm e Mps, in seguito all’operazione diventate azioniste di maggioranza della società di cui sono ancora creditrici per oltre 1 miliardo.